LE FEDERALISTE

revue de politique

 

XI année, 1969, Numéro 3-4, Page 178

 

 

UNA ELEZIONE PER L’EUROPA
Esposizione del significato e dei problemi del disegno di legge di iniziativa popolare per l’elezione unilaterale diretta dei delegati italiani al Parlamento europeo, a cura della Commissione Italiana del Movimento Federalista Europeo
 

 

CAPITOLO III
SITUAZIONE DEI PARTITI
E DELLE PERSONALITA’ POLITICHE ITALIANE
DI FRONTE AL DISEGNO DI LEGGE
 
  
ALLEGATO 2
SVILUPPI DELLA CAMPAGNA
PER LE ELEZIONI UNILATERALI DIRETTE
DEL PARLAMENTO EUROPEO
(estratto da «Federalismo Europeo», aprile-maggio 1968)
 
 
…Sul fronte italiano l’impegno dei federalisti è stato volto a cercare di introdurre il tema della campagna nel dibattito politico che precede le elezioni nazionali del 19 maggio.
Il 10 aprile il segretario della Commissione Italiana, Albertini, inviava agli onorevoli Rumor, segretario della Democrazia Cristiana, La Malfa, segretario del Partito Repubblicano, De Martino e Tanassi, co-segretari del Partito Socialista Unificato, Malagodi, segretario del Partito Liberale, il seguente telegramma: «Occasione inizio campagna elettorale esprimo nome federalisti auspicio contributo Suo partito per elezione diretta unilaterale delegati Parlamento europeo scopo portare maturità tendenze analoghe Germania et opposizione francese et finale trasformazione democratica Comunità europea. Solo con grande coraggio Italia et Europa potranno esprimere esigenze democratiche nostro tempo. Cordialmente Mario Albertini Presidente Bureau Exécutif M.F.E.».
In data 17 aprile l’on. La Malfa rispondeva con il seguente telegramma: «Riferimento suo tele pervenutomi con ritardo assicuro interessamento partito at elezioni delegati Parlamento europeo at nobile scopo da Lei prospettato. Ugo La Malfa».
In data 2 maggio il seno Bonaldi, vice-segretario del Partito Liberale rispondeva con la seguente lettera: «Gentile Professore, in riferimento al Suo telegramma del 10 aprile, non abbiamo bisogno di dirLe che condividiamo in pieno gli ideali europeistici, che sono nel programma specifico del nostro Partito e che sono propugnati con tanto calore dal Movimento Federalista Europeo. In particolare l’elezione diretta ed unilaterale, da parte di tutti gli Stati membri della Comunità, dei rappresentanti del Parlamento europeo costituisce uno dei punti su cui i liberali impernieranno la loro campagna elettorale per le prossime elezioni politiche e su cui si batteranno nella prossima legislatura. Una iniziativa in tal senso è stata presa nella scorsa legislatura da alcuni senatori, tra cui il nostro Bergamasco, con la presentazione di un disegno di legge al Senato. Anche i leaders liberali europei, riuniti a Londra il 15 marzo 1968, hanno auspicato l’elezione dei rappresentanti al Parlamento europeo mediante suffragio universale e diretto, in una dichiarazione approvata all’unanimità in cui tra l’altro si afferma: “Si deve giungere il più presto possibile all’unificazione dell’Europa attraverso politiche e istituzioni comuni, ivi comprese elezioni dirette a un Parlamento europeo”. Con i migliori saluti. Sen. Umberto Bonaldi».
Nessuna risposta al telegramma è pervenuta dalle segreterie democristiana e socialista.
L’on. Nenni, vice-presidente del Consiglio e presidente del Partito Socialista Unificato, si era finora astenuto da qualsiasi presa di posizione di fronte all’iniziativa federalista. Dopo un incontro con i federalisti torinesi, in occasione di una manifestazione socialista, il 2 maggio ha inviato la seguente lettera al Dott. Viterbo, segretario regionale piemontese del M.F.E.: «Caro amico, sono favorevole all’elezione popolare diretta dei delegati italiani al Parlamento europeo. Mi rendo tuttavia conto delle difficoltà che presenta la realizzazione di questo voto. Ma tutto il nostro impegno sarà rivolto a rimuovere queste difficoltà. Così l’Europa avrebbe una voce di estrema efficacia da far intendere in tutto il mondo. Cordialmente. Pietro Nenni ».
…Cospicua anche la presenza dei giovani militanti federalisti ai comizi elettorali con bandiere del Movimento, cartelli e striscioni. Gli oratori venivano invitati a prendere posizione sul problema europeo e sull’iniziativa dei federalisti. E’ così che si è ottenuto un impegno pubblico degli on. De Martino e Tanassi, co-segretari del Partito Socialista Unificato, dei Ministri dell’Interno, Taviani, e del Tesoro, Colombo, dell’on. Mosca, Segretario della C.G.I.L. e di molte altre personalità. Particolarmente significativa la dichiarazione rilasciata dall’on. Russo, responsabile della politica estera della Democrazia Cristiana, il quale, il 2 maggio, in un comizio tenuto al teatro Duse di Genova, ha dichiarato: «A nome mio personale, e quale massimo responsabile della politica estera della Democrazia Cristiana, dichiaro che il mio partito ha recepito nel suo programma le istanze del Movimento Federalista Europeo e si impegna a presentare, all’inizio della prossima legislatura, un progetto di legge per l’elezione a suffragio universale del Parlamento Europeo ». Richiesto, alla fine del comizio, se avesse inteso riferirsi all’elezione del Parlamento Europeo o a quella della delegazione italiana, secondo il progetto federalista, l’on. Russo ha precisato che si trattava di quest’ultima.

 

 

 

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