LE FEDERALISTE

revue de politique

Espérer le maintien de l’harmonie entre plusieurs Etats indépendants et voisins, ce serait perdre de vue le cours uniforme des événements humains et aller contre l’experience des siécles.

Hamilton, The Federalist

 

XI année, 1969, Numéro 3-4, Page 223

 

 

UNA ELEZIONE PER L’EUROPA
Esposizione del significato e dei problemi del disegno di legge di iniziativa popolare per l’elezione unilaterale diretta dei delegati italiani al Parlamento europeo, a cura della Commissione Italiana del Movimento Federalista Europeo
  

  

APPENDICE
PREVISIONE DELLA DISTRIBUZIONE DEI SEGGI
AL PARLAMENTO EUROPEO FRA I PARTITI
SULLA BASE DEI RISULTATI DELLE ULTIME ELEZIONI PER LA CAMERA DEI DEPUTATI
(19 maggio 1968)
 
 
Voti validi: 31.790.428; seggi da attribuire: 36; quorum: 883.067
 
 
Voti
Seggi
Resti
Classi-
fica dei resti
Seggi
con i
resti
Totale
seggi
DC
12.437.848
14
74.910
14
PRI
626.533
626.533
1
1
PSI
4.603.192
5
187.857
5
Sud Tir.
152.991
152.991
PSIUP
1.414.697
1
531.630
1
2
PCI
8.551.347
9
603.744
1
10
PLI
1.850.650
2
84.516
2
PDIUM
414.507
414.507
MSI
1.414.036
1
530.969
1
2
Altri
324.627
324.627
Totali
31.790.428
32
3.532.284
 
4
36
 
 
CONFRONTO TRA LA COMPOSIZIONE ATTUALE DELLA DELEGAZIONE ITALIANA AL PARLAMENTO EUROPEO
E QUELLA PREVISTA IN BASE ALLA PRECEDENTE TABELLA
 
 
DC
Sud
Tir.
PSI
PRI
PLI
PCI
Sin.
Ind.
PSIUP
MSI
PDIUM
 
attuale
15
1
6
1
2
7
1
1
1
1
=36
prevista
14
5
1
2
10
2
2
=36
 
 
ALCUNE CONSIDERAZIONI
 
I risultati delle elezioni amministrative differiscono da quelli delle politiche. E’ quindi lecito presumere che differenze della stessa entità si possano verificare tra una elezione politica nazionale e un’elezione politica a carattere europeo. Dato il ristretto numero dei seggi da attribuire, si può tuttavia rilevare che piccoli spostamenti di voti, per quanto rilevanti per individuare i movimenti dell’opinione pubblica, non produrranno probabilmente effetti sull’attribuzione dei seggi, in quanto il quoziente elettorale risulta molto elevato. In ogni caso, se questo spostamento si verificasse, dovrebbe andare a favore dei partiti che hanno dato nel passato un contributo alla costruzione dell’Europa, anche perché la denuncia del carattere tecnocratico dell’Europa (argomento usato finora da alcuni gruppi anti-europei) sarebbe automaticamente smentita dal fatto stesso che si vota per l’Europa, ossia che le si attribuisce un carattere democratico.

 

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